A Città del Messico con Bolaño, Giulio Perrone editore (2022)
Città del Messico è una città dai tanti nomi, dalle tante dimensioni, attraversata ogni giorno da milioni di veicoli, animali, persone. Un’immensa megalopoli sorta sulle spoglie di un lago meraviglioso nel cuore dell’America, dove orientarsi è pressoché impossibile. Questo libro è il racconto delle tante mappe che potete usare per perdervi in questo Mostro che è Labirinto assieme, un labirinto imprescindibile per il viaggiatore accorto. Perché perdersi nella capitale messicana è un’esperienza unica: un’esperienza culinaria, erotica, paradisiaca e vertiginosa, a volte tossica, sempre appagante.
Il racconto che qui troverete, non prescindendo dalla storia della città più remota e dalle sue vicende contemporanee, vi porterà per mano in lunghe camminate nelle sue strade più emblematiche, nelle librerie dell’usato, nelle università pubbliche, ad ammirare parchi rigogliosi, rovine azteche, gallerie e musei, ma soprattutto tra le facce che hanno affascinato Roberto Bolaño, il quale l’ha raccontata senza sosta nei suoi capolavori. Lo scrittore cileno, assieme ad altre donne e uomini, saranno i personaggi di finzione o reali evocati ad ogni angolo di questo libro, che è anche una sorta di poema in prosa dedicato, dalla lontananza, alla nostalgia di una Città Impossibile.
RASSEGNA STAMPA (In aggiornamento)
Repubblica Firenze, Fulvio Paloscia
Prima Firenze, Federico Vergari
L’Indiependente, Giovanna Taverni
L’Indiscreto, Alessandro Raveggi
Controradio, Raffaele Palumbo
Corriere della Sera, newsletter InViaggio
Ragù, podcast su Spotify
Satisfiction, Paolo Melissi
Fahrenheit
Corriere fiorentino
Mentelocale, redazione
Portale Giovani
La Nazione, redazione
Paesaggi colorati, Valentina Tatti Tonni
Il Foglio, Giuseppe Maria Marmo
Il Venerdì di Repubblica, Francesca De Sanctis
Spaghetti Writers, Deborah D’Addetta
Quaerere, Deborah D’Addetta
“Da dove cominciare? Be’, sì, certo: da un’impossibile nostalgia. Cominciamo così, nella difficoltà di parlare di una cosa troppo grande e mostruosa, dalla distanza. Facciamolo dall’isolamento. Il modo migliore per iniziare a parlare di una megalopoli è sicuramente prenderne fiato, porre un limite, uno schermo. Nel mio caso: tutta Italia era colta da un imprevedibile isolamento collettivo – ne sappiamo le ragioni, rimarranno nei libri di storia, preferisco non ripeterle. E io mi trovavo, alle porte di una Pasqua calduccina nel 2020, speranzosa ma anche lunatica, ad avere nostalgia della Città Impossibile. Ogni megalopoli è in fondo, nei suoi anfratti più nascosti o nelle sue evidenze più lampanti, dalle fogne ai grattacieli, dai suoi slums più dimenticati ai suoi lustri monumenti più retorici, la figura di un’impossibile nostalgia…”
Uscita: 5 maggio 2022.
