Leggete “Alcune modeste proposte per le case editrici” di Marco Cassini.

È uscito su minima&moralia, il blog di minimum fax, un intervento sull’editoria di Marco Cassini, che condivido appieno, specialmente nella richiesta/proposta di recuperare un legame tra editore e lettore.

Abbiamo ceduto insomma, noi editori, al ricatto del mercato, abbiamo assecondato alcune sue richieste che se ci fermiamo a riflettere appena un istante riveleranno tutta la loro assurdità; abbiamo allentato la morsa del nostro codice deontologico e abbiamo finito col chiudere almeno un occhio quando ci guardiamo dentro (nello specchio dell’anima che è il nostro catalogo) e rischiamo adesso di non riconoscerci più, di non riconoscere più nella nostra proposta (magari non nel suo contenuto, che resta coerente, ma nel modo di veicolarlo, che però come sappiamo bene ne è parte integrante) qualcosa di coerente con quello che eravamo prima di cedere.
Si dirà: bisogna pur sopravvivere. Oppure: è la libreria, baby. O ancora: è tutta colpa del mercato. Ma non è vero, il mercato è fatto di lettori, e se sappiamo parlare ai nostri lettori uno a uno, alla fine avremo parlato anche al mercato. In fondo, lettori e mercato sono la stessa cosa, solo che paradossalmente agli uni sappiamo parlare (ma stiamo rischiando di dimenticare come farlo) e all’altro non sarebbe poi così necessario ma ci sforziamo continuamente di farlo.

Leggi l’intero articolo.

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