Oggi abbiamo ottenuto un importante risultato: il Comune di Firenze ha tolto il patrocinio alla farsa del Festival dell’Inedito, un’operazione a detrimento non solo di chi liberamente si lancia nell’apprendistato della scrittura – mai concluso, nemmeno nella pubblicazione di un oggetto-libro che dà materia parziale ad un sogno – ma anche di chi faticosamente lavora nell’ambito editoriale (traduttori, editor, redattori, curatori, ufficio stampa, direttori editoriali), proponendo la propria scelta editoriale. Oggi a Firenze non vincono solo le centinaia di firmatari della nostra lettera, vince la cultura come lavoro e come bene comune, come innovazione faticosa e come patrimonio del presente. È significativo che questo incidente di percorso, per usare un eufemismo, sia accaduto in una città come quella fiorentina. Il vero #stilnovo è quello che impara così a guardare lontano, senza retoriche del nuovo da promozione all’ingrosso, sapendo ascoltare l’oggi – specialmente nel suo bisogno di comunità, una comunità fragile, esposta allo sfinimento di questi tempi – proprio per rivivere la visione del passato. Il vero #stilnovo è quello che sa rimanere vigile su quello che fa e quello che fanno le pratiche altrui, contestualmente e a livello nazionale.
“Omo ch’è saggio non corre leggero
ma a passo grada sì com’ vol misura:
quand’ha pensato, riten su’ pensero
infin a tanto che ’l ver l’asigura.”
(Guido Guinizelli, Risposta a Bonagiunta da Lucca)