In occasione del ventennale dalla morte dell’autore italiano avvenuta nel 2003 a Città del Messico, ho curato nella capitale messicana il primo convegno internazionale dedicato alla figura peculiare dello scrittore italiano translingue Carlo Coccioli. Il convegno è realizzato grazie al contributo dell’Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico e di partner come la Catedra Extraordinaria Italo Calvino della UNAM e AMIT. Asociación México Italianistas.
“Carlo Coccioli. L’anima, i corpi, l’opera” si terrà i giorni mercoledì 30 (alla UNAM presso la Facultad de Filosofía y Letras, Aula Magna, ore 10) e giovedì 31 agosto (all’Istituto Italiano, ore 10.30), con sessioni mattutine e pomeridiane alla presenza di importanti scrittori e critici italiani come Walter Siti, Massimo Fusillo, Raoul Bruni nonché degli interventi di studiosi messicani o residenti in Messico come Antonio Marquet Montiel, Mariapia Lamberti Lavazza, Betty Zanolli Fabila e all’estero come Francesca Parmeggiani, Ana María González Luna Corvera, Johnny Bertolio. Gli interventi percorreranno la vasta opera romanzesca e saggistica di un autore ancora tutto da riscoprire, tra riflessioni più squisitamente filologiche a più ampie ricognizioni del rapporto di Coccioli con la cultura queer, fino all’inevitabile legame con la cultura messicana. Si concluderà il giorno 31 agosto alle 18:30 all’Istituto Italiano di Cultura con un incontro pubblico con lo scrittore Walter Siti, una delle voci più importanti della letteratura italiana contemporanea.
Nato in Toscana nel 1920, vissuto per molti anni di adolescenza in Africa, quindi partigiano, omosessuale e animalista, Carlo Coccioli è stato un caso fuori dal comune del panorama della letteratura italiana e non solo, degno quindi di uno sguardo che ne indaghi i molteplici aspetti letterari, culturali, antropologici. Dal rapporto con la letteratura italiana del Dopoguerra, in particolare con il suo mentore Malaparte, al sodalizio con quella francese, che lo vide, scrivendo direttamente in francese, per anni tra i protagonisti riconosciuti della Parigi letteraria degli anni 50 e 60 del Novecento – pubblicato da Flammarion, Plon, La Table Ronde, tra gli altri editori, e stimato da Gabriel Marcel, Jean Cocteau e Julien Green – fino agli oltre cinquanta anni di vita e attività intellettuale a Città del Messico ed in America Latina, dove fu reporter ed editorialista in spagnolo di quotidiani di grande prestigio, e frequentò i maggiori scrittori, intellettuali e artisti messicani e latinoamericani. Tra i suoi libri, premiati e finalisti in premi quali il Campiello e lo Strega, pubblicati e tradotti in molteplici lingue, si ricordano Il cielo e la terra, Fabrizio Lupo, Davide, L’erede di Montezuma, Requiem per un cane, Piccolo karma, usciti per Vallecchi, Marsilio, Rusconi, Oscar Mondadori, e ripubblicati recentemente dalle edizioni Piccolo Karma e Edizioni Lindau.
Ecco il programma completo e la locandina del convegno:
