Pubblicate oggi due nuove cronache sulle elezioni messicane. La prima appare come di consueto su Doppiozero, la seconda mi è stata chiesta da Club Dante, un interessante progetto di social network tra scrittori italiani e latinoamericani.
“Lo sport nazionale del dibattito politico messicano è un infaticabile gioco delle matrioske: scovare chi si cela dietro quel funzionario o candidato, chi lo paga, chi lo comanda, e così via. Tessere reti, strattonare fili rossi incessantemente, dubitare di tutto, far tremar ogni affermazione, destituire e svitare il guscio della matrioska”(Prosegue su Doppiozero)
“Bizzarra la specie dei voti messicani. Animali a volte docili, a volte feroci, altre volte ben ammaestrati nel loro proposito sia spettacolare sia utilitaristico. Da dieci minuti circa sono cominciati a saltare fuori i primi scrutini di queste elezioni presidenziali messicane 2012, e le ombre di queste bizzarre bestie si sono riversate irrequiete per la strade crepate del Messico, preso nella sua subdola estate d’uragani e siccità. Ci vorrà almeno una settimana per avere tutte le urne elettorali scrutinate e quindi i risultati veramente ufficiali: quando quegli animali, in gabbia, verranno in maggioranza esposti in trionfo alla parata del nuovo Presidente, nella residenza presidenziale di Los Pinos, a Città del Messico. «Viva Messico! Viva i messicani… e i loro bei voti!», esulterà il Presidente, con un cenno alle bestie.” (Prosegue su ClubDante)