Alla sua uscita negli anni 60, il Premio Nobel Octavio Paz l’elogiò come un’opera maestra. Per anni è stato considerato un classico della letteratura del Boom più innovativa. Oggi ritorna in libreria, grazie alla nuova traduzione di Giulia Zavagna, Farabeuf o la cronaca di un istante dello scrittore messicano Salvador Elizondo, per la collana Phileas Fogg di Liberaria editrice. Contiene una mia introduzione.
Un libro violento, sensuale, perfetto. Domani 28 marzo alle 19,30 alla libreria Assaggi di Roma lo presentano in anteprima due critici e padrini d’eccezione, Stefano Gallerani e Filippo La Porta.
Poi ditemi che non ve l’avevo detto quando vi tormenterà le notti.