Storie e storiacce di premi e ambienti letterari. “Selezione naturale”, (Effequ) a cura di @gabrielemerlini #selezione naturale

Essi scrivono, pensò il Barducelli. Poté sentire il battere delle tastiere per ogni angolo del loro condominio, crollare giù come una grandinata improvvisa. a pochi isolati, il panettiere che prendeva appunti sui muri del forno, la notte, con le mani sporche di farina, la lingua di fuori, i colpi presunti di genio col volto infarinato rivolto al soffitto, al neon. Il bruciare della cenere della vicina sulle camicie, mentre lei toglieva col pensiero alternativamente soggetti, complementi oggetti, preposizioni, avverbi, imperfetto, ai suoi romanzi sperimentali, in trance avanguardista. La commessa di Yamamay che stringe al petto il suo blocco d’appunti nero, dove è al capitolo VI della sua avventura d’amore: la protagonista colta da un raptus si lascia andare con un metronotte tra i cespugli secchi di un distributore di benzina dell’Isolotto. Le sentiva come forme aliene, meccaniche, eterodirette di scrivere. Ma tuttavia forme da contemplare: come minaccia o come liberazione? In ogni caso, si ripeté in testa: Essi, scrivono. Essi scrivono.”

Uscirà a breve in libreria e si presenta a Firenze il 6 aprile alla IBS Bookshop di via Cerretani, un’antologia di alcuni scrittori toscani sul mondo dei premi, truffe e baruffe della letteratura italiana. Un mondo avvincente ma anche insopportabile da farti venir le bolle. Contratti capestro, salotti letterari, editori bulimici, esordienti spietati. Tutto questo è Selezione naturale. Storie di premi letterari, Effequ edizioni, a cura di Gabriele Merlini.

Dietro la dizione “concorso letterario” o “premio letterario” si nascondono insidie. Un sacco di insidie: vane promesse di pubblicazioni e celebrità, somme da sborsare, giurie inesistenti. Per non parlare poi di quanto è difficile restare a galla dopo un esordio o una fulminea consacrazione. Otto giovani e piuttosto noti autori raccontano questo universo fatto di concorsi e libri, e quanto di più terribile e fantastico può aspettarci se scegliamo di esplorarlo.

Le storie di premi letterari sono “Il Forca” di Vanni Santoni, “Essi scrivono” di Alessandro Raveggi, “Un oceano di cartolerie nella penombra” di Gabriele Merlini, “Patologia del premio di poesia” di Marco Simonelli, “Vita e opera di Enzo Siciliano” di Gregorio Magini, “Un racconto vincente” di Francesco D’Isa, “The Pamela Anderson and Tommy Lee sex tape” del Collettivo Mensa, “Un modo ci sarebbe” di Valerio Nardoni.

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